2012-01-20

/*-*\ Rifiuta il premio da un milione di dollari

Grigorij Perelman 
Non voglio essere uno scienziato da vetrina e troppi soldi in Russia generano solo violenza. Questa la motivazione con cui Grigorij Perelman , un matematico russo che vive con la madre alla periferia di San Pietroburgo ha rifiutato un premio di un milione di dollari.
Il premio glielo aveva attribuito il Clay Mathematics Institute perché era riuscito un’impresa quasi impossibile, ossia la dimostrazione della Congettura di Poincaré, uno dei 7 Problemi del Millennio.
Grigorij Perelman ha 49 anni  ( e' nato a San Pietroburgo il 13 giugno 1966 )  e fin da bambino è stato un genio della matematica. Aveva rifiutato una borsa di studio negli Stati Uniti, si era laureato a Leningrado (ora San Pietroburgo) ed era poi stato chiamato in diverse università americane.
 Era tornato in Russia negli anni ‘90 per lavorare al prestigioso Istituto Steklov di Matematica di San Pietroburgo.
Nel 2000 a Parigi l’Istituto matematico Clay aveva proclamato i 7 Problemi del Millennio: in palio un milione di dollari per ogni soluzione, Fra questi vi era anche la Congettura di Poincaré, dal nome del matematico francese che l’aveva proposta nel 1904.





Nel 2002 il matematico russo aveva scritto un articolo che si era dimostrato risolutivo nella dimostrazione della Congettura ed era definitivamente diventato una celebrità fra i matematici in tutto il mondo.

Dal 2006, Perelman – che oggi non ha più un lavoro, non ha amici, evita giornalisti e fotografi e se ne va in giro come un barbone – aveva rifiutato la Medaglia Fields, il premio Nobel dei matematici, dicendo che “ la questione di un premio è senza importanza. Se la soluzione è quella giusta, non c’è bisogno di un altro riconoscimento.”
Una rara foto di Grigorij Perelman ripreso in metropolitana
I comunisti russi gli hanno chiesto ufficialmente in quanto «uomo sovietico, successore di Landau e Joffe» di accettare il milione di dollari di premio

La portavoce del Kprf, Veronica Klinovitskaya, ha spiegato testualmente: «Non possiamo lasciare un milione di dollari in Occidente, dove il denaro potrebbe andare alla ricerca militare, per creare bombe». Piuttosto bisogna reinvestirlo in Russia: 50 mila dollari per restaurare il Mausoleo di Lenin a Mosca. E il resto per «cominciare a costruire una cittadella della scienza a Petrodvorets», fuori Pietroburgo.